Alimentazione in età scolare

La nutrizione del bambino deve soddisfare tre esigenze principali:

  1. l’accrescimento somatico;
  2. lo sviluppo neuropsicologico ottimale;
  3. il mantenimento dello stato di salute a breve, medio e lungo termine.
Svezzamento.

L’esistenza di una “memoria metabolica”

Consistenti evidenze si sono accumulate sull’esistenza di una “memoria metabolica”, che l’organismo acquisisce durante la vita intrauterina e nei primi anni dopo la nascita. Tuttavia, il condizionamento esercitato da questa sorta di imprinting metabolico (metabolic programming) non impedisce di ottenere miglioramenti anche consistenti dell’attività metabolica attraverso la modifica persistente delle abitudini nutrizionali.

Di qui l’importanza di promuovere l’aderenza alle raccomandazioni nutrizionali per tutta la durata dell’età evolutiva, a scopo preventivo.

Anche nel caso di una programmazione metabolica non favorevole acquisita nelle prime età, l’intervento può portare a benefici consistenti e deve quindi essere comunque realizzato. Ad esempio: nel caso dell’obesità, che si caratterizza per una notevole morbilità associata, il miglioramento dell’eccesso di peso comporta una riduzione della patologia cardiovascolare (ipertensione, aterosclerosi) e metabolica (intolleranza al glucosio, diabete, dislipidemia) in età adulta anche in chi aveva obesità da bambino, cioè un’esposizione lunga a fattori di rischio.

Da qui l’indicazone forte al trattamento in tutti i casi, indipendentemente dal background metabolico acquisito.

Bambini in mensa scolastica.

La mensa scolastica

L’impostazione del menù scolastico si basa sul presupposto che la percentuale calorica per il pranzo sia pari al 40% dell’apporto energetico totale giornaliero. I fabbisogni di nutrienti sono assicurati variando stagionalmente la scelta dei cibi e attingendo da tutti i gruppi alimentari.

In linea generale, lo schema base per il pranzo prevede un primo piatto, un secondo con relativo contorno di verdura, pane e frutta o dessert. Le porzioni proposte sono sufficienti a garantire la copertura dei bisogni nutrizionali del 97,5% della popolazione pediatrica.

Mensa scolastica.

Obiettivi di intervento

Eccesso calorico

L’obesità è la patologia nutrizionale più diffusa in Italia. Nonostante sia stato riportato un arresto dell’incremento della prevalenza, a 10 anni il numero dei bambini con obesità è ancora, in media, pari al 10% e quello dei bambini in sovrappeso è pari al 20%.

Tre fattori principali associati all’obesità del bambino comportano la necessità di intervenire con tempestività ed efficacia per trattarla e prevenirla:

  1. la persistenza in età adulta;
  2. l’associazione con morbilità metabolica e non metabolica già in età evolutiva;
  3. la riduzione della spettanza di vita.

I tre disordini metabolici più comunemente associati all’obesità (dislipidemia, ipertensione, diabete) sono i principali acceleratori del processo aterosclerotico, prima causa di mortalità nell’adulto. La nutrizione gioca un ruolo di primo piano nella prevenzione e nel trattamento dell’obesità

Da un punto di vista quantitativo, la prevenzione dell’eccesso ponderale si basa sul soddisfacimento dei fabbisogni energetici specifici del bambino, garantendo al contempo iil rispetto della proporzione raccomandata tra i macronutrienti (proteine 12-15%, lipidi 30% e carboidrati 55-58%) e la ripartizione calorica totale in cinque pasti giornalieri (colazione 15%, merenda 5-10%, pranzo 40%, merenda 5-10%, cena 30-35%). Importante quindi la stima del fabbisogno energetico individuale per finalizzare il consiglio nutrizionale: questo comprende l’educazione a conoscere la composizione in energia e nutrienti dei cibi, anche attraverso l’analisi delle etichette e delle ricette, e la stima delle porzioni.

L’intervento di educazione è fondamentale e prioritario anche per la terapia dell’obesità: anche in questo caso è indispensabile una valutazione delle abitudini alimentari della famiglia attraverso un’anamnesi alimentare accurata (composizione dei pasti, frequenza e modalità di assunzione dei cibi, preferenze alimentari ect), con particolare attenzione a condimenti, metodi di cottura e porzioni.

L’impiego di diete in generale, soprattutto se sbilanciate (iperproteiche, ipoglicidiche, fortemente ipocaloriche) è vivamente sconsigliato. Perchè?

Diete a bassissimo contenuto clorico possono essere prescritte solamente in casi particolari e sotto stretto monitoraggo clinico (centro Specialistico Pediatrico di Terzo Livello). 

Inoltre, l’intervento di educazione nutrizionale non può essere rivolto solo al bambino o all’adolescente ma al’intero nucleo familiare, vero oggetto di prevenzione e terapia. Inoltre, per conseguire un risultato tangibile, è necessario mettere in atto strategie di motiivazione al cambiamento delle abitudini nutrizionali dei genitori prima di quelle del bambino. Il percorso motivazionale non è semplice e rapido, ma lento e complesso: del resto, senza una buona e costante motivazione è ben difficile ottenere risultati soddisfacenti sia nel medio che nel lungo termine

Nutripiatto.

Perchè allora il Nutripiatto Nestlè?

Sempre più mamme cercano di indirizzarsi verso un’alimentazione per il proprio bimbo, più sana e regolare. In particolare si presta un’attenzione diversa alle porzioni, ed è proprio qui che si colloca il Nutripiatto.

La composizione dei cibi, i valori nutrizionali, le calorie, in visione dell’aumento dell’obesità infantile, sono dunque di fondamentale importanza per le mamme.

Il Nutripiatto è pensato per i bambini nella fascia d’età che va dai 4 ai 12 anni, è diviso in sezioni (tre) che grazie a colori vivaci e consigli all over, aiutano ad alimentarsi giocando. Esso svolge quella funzione, spesso sottovalutata, della divisione in porzioni per un giusto apporto calorico durante i pasti.

  • Nel bordo del piatto vi sono scritti consigli come “bevi acqua”, “mangia frutta”, “muoviti!” che fungono, nella loro semplicità, da gioco avendo però uno scopo decisamente più ampio.
  • All’interno del Nutripiatto, grazie a coloratissimi disegni, troviamo la sezione verdure e ortaggi (metà del piatto), la sezione carne, pesce, uova, legumi e latticini (un terzo) ed infine la sezione cerali, pasta e patate. Il tutto è correlato da un packaging accattivante e appetibili per i piccoli.

Il metodo Nutripiatto è il supporto per preparare il pranzo e la cena dei tuoi figli

Ricetta della torretta di frutta Nutripiatto.
Ricetta dei cookies cocco e banana Nutripiatto.

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